Descrizione
Scritto nel 1933, ‘Ambienti animali e ambienti umani’ è l’opera matura di uno dei maggiori biologi del secolo appena trascorso, un classico del pensiero europeo del Novecento che ha formato intere generazioni di studiosi del comportamento animale e della natura umana, in ambito scientifico, filosofico e persino letterario. Uexküll è considerato il fondatore dell’etologia contemporanea e un importante precursore dell’ecologia. Ma la sua nozione di ‘ambiente’, termine che è lui stesso a introdurre in ambito scientifico, è ben più avanzata di quella dell’odierna vulgata ambientalista: non a caso è declinata al plurale. L’ambiente in cui e di cui vive una determinata specie, il paguro o la volpe, la talpa o la zecca, è una sfera separata e impenetrabile al punto da indurre l’autore a parlare, nel sottotitolo, di mondi ‘sconosciuti e invisibili’. Questi mondi o ambienti sono parte costitutiva dell’animale, che non può essere ‘compreso’ senza che si provi ad accedere a essi: parafrasando Heidegger (peraltro suo grande e immediato estimatore) si potrebbe dire che la ‘struttura ontologica’ di un animale coincide esattamente col suo ‘essere-nel-(rispettivo)-ambiente’.