Descrizione
La pubblicazione è dedicata a uno dei luoghi più interessanti del territorio sospirolese, quello delle Masiere, zona ricca di fascino e mistero grazie alle numerose leggende che la caratterizzano, a iniziare da quella riguardante l’antica e sepolta città di Cornia, che dà il titolo al libro.
Non solo: l’area è scientificamente importante per i fenomeni geologici che ne hanno contraddistinto la formazione e, da un punto di vista storico, per le coltivazioni di cava susseguitesi per decenni sul territorio, foriere al contempo di sviluppo economico per la comunità e di sfruttamento ambientale.
Le Masiere di Vedana si estendono, oltre che in comune di Sospirolo, anche in comune di Sedico lungo l’asse del basso corso del torrente Cordevole. Quella di Cornia, infatti, è una storia che coinvolge anche i territori circostanti, in particolare gli abitati di Mas e Peron.
L’opera ha intento divulgativo e si rivolge a un pubblico eterogeneo, non specializzato; al contempo, intende proporre contenuti informativi, frutto di uno scrupoloso lavoro di ricerca. Si divide in tre sezioni principali: geologico-naturalistica, storico-letteraria e divulgativa, in quanto finalizzata a proporre percorsi e itinerari esplorativi a turisti e appassionati. Corredato di un vasto apparato iconografico, il testo raccoglie i contributi di diversi specialisti delle varie discipline (geologia, botanica, archeologia), cultori di storia locale e toponomastica, scrittori di alpinismo ed escursionismo. Un lavoro a più mani, curato da Francesco Bacchetti e Alba Barattin, che si avvale dei contributi, oltre che degli stessi curatori, anche di Danilo Giordano (cui si deve l’importante parte introduttiva sulla geologia) e di Federico Brancaleone, Cesare Lasen, Claudia Casagrande e Cinzia Rossignoli, Corrado Ghezzo, Giuliano Dal Mas e Italo Zandonella Callegher. Arricchiscono la pubblicazione un contributo scientifico di Giovan Battista Pellegrini e un saggio introduttivo di Francesco Piero Franchi. Elisa Bianchet ha curato la veste grafica mentre il ricco repertorio fotografico è firmato da Mauro Bianchet e Francesco Bacchetti. Numerosi i patrocini di enti pubblici e privati.